I numerosi effetti venefici dell'alluminio, si proprio quello che diamo ai nostri bambini insieme ad altre sostanze nei tanto raccomandati vaccini balzati recentemente alle luci della ribalta:
L'alluminio (Al) è frequentemente accessibile alle popolazioni animali e umane, al punto da poter causare intossicazioni. L'assunzione di Al avviene per inalazione di aerosol o particelle, ingestione di cibo, acqua e farmaci, contatto cutaneo, vaccinazione, dialisi e infusioni. Gli effetti tossici dell'Al inducono stress ossidativo, alterazioni immunologiche, genotossicità, effetti pro-infiammatori, denaturazione o trasformazione di peptidi, disfunzione enzimatica, alterazioni metaboliche, amiloidosi, perturbazioni di membrana, disomeostasi del ferro, apoptosi, necrosi e displasia. Le condizioni patologiche associate alla tossicosi da Al sono polmonite interstiziale desquamativa, proteinosi alveolare polmonare, granulomi, granulomatosi e fibrosi, miocardite tossica, trombosi e ictus ischemico, enterite granulomatosa, morbo di Crohn, malattie infiammatorie intestinali, anemia, morbo di Alzheimer, demenza, sclerosi, autismo, miofascite macrofagica, osteomalacia, oligospermia e infertilità, malattia epatorenale, cancro e cisti mammarie, pancreatite, necrosi pancreatica e diabete mellito. La revisione fornisce un'ampia panoramica sulla tossicosi da Al come base per indagini approfondite sulla tossicologia dei composti di Al di rilevanza per la salute pubblica.
Diversi composti chimici con Al sono ampiamente utilizzati in vari prodotti e processi associati alle attività umane. Questi composti sono il cloruro di Al, l'idrossido di Al (triidrato di allumina), il nitrato di Al, il fosfato di Al, il solfato di Al (allume), il potassio di Al (allume di potassa), il solfato di ammonio di Al (allume di ammonio) e il silicato di Al (Anon, 1982; Lewis, 2001). I composti sono utilizzati nella raffinazione del petrolio greggio e nel cracking del petrolio; Produzione di utensili da cucina e fogli di alluminio, carta pergamena, inchiostro da stampa, vetro, ceramica, terracotta, filamenti incandescenti, fuochi d'artificio, esplosivi, torce fotografiche, isolanti elettrici, cemento, vernici e smalti, fumiganti e pesticidi, lubrificanti, detergenti, cosmetici, prodotti farmaceutici, vaccini, nonché nel trattamento e nella depurazione delle acque, nel trattamento delle acque reflue e delle pellicce, nella concia delle pelli, nell'impermeabilizzazione di indumenti e calcestruzzi, nella filtrazione industriale, nell'emodialisi, nella misurazione dell'esposizione alle radiazioni, in prodotti come ritardanti di fiamma e ignifughi, agenti anticorrosivi, additivi alimentari per prevenire l'agglomerazione e componenti di lieviti in polvere e coloranti (Anon, 1982, 2008a; Malakoff, 2000; Lewis, 2001; Soni et al., 2001; Saiyed e Yokel, 2005).
Ci sono progetti di spargimento di nanoparticelle di alluminio nell'alta atmosfera al fine ( si dice ) di riuscire a modificare certe manifestazioni del clima, per impedire i catastrofici eventi che sempre più spesso colpiscono molte zone ( ma nulla mi toglie dalla testa che certe tecnologie risveglino invece gli appetiti tutt'altro che pacifici delle più potenti organizzazioni militari ). vedi tg2 Ricorderò
solo per i pochi che ancora non lo sanno, che l'alluminio,
analogamente ad altri metalli, è una sostanza altamente tossica
per il sistema nervoso centrale, poiché può accumularsi all'interno di
esso passando attraverso la Barriera Emato-Encefalica, una sorta di “scudo” che protegge il tessuto cerebrale dalle sostanze presenti nel flusso sanguigno.
Ma oltre alla neurotossicità, può interferire con l'assorbimento di
elementi essenziali, in particolar modo il Calcio e il Ferro; può
interferire con il metabolismo osseo e determinare danni ai tessuti in
rapida proliferazione. Gli effetti neurotossici dell'alluminio sono
stati riscontrati in pazienti dializzati e alcuni studi hanno
evidenziato un possibile legame col morbo di Alzheimer e altre patologie
neurodegenerative.

L’alluminio è uno degli elementi più diffusi in natura ed è un metallo contenuto anche in prodotti di consumo come alcuni deodoranti, dentifrici, prodotti di make up e farmaci. Interferendo con diversi processi biologici, l'alluminio
può indurre effetti tossici in diversi organi e sistemi, soprattutto in
caso di accumulo nell'organismo. Inoltre, dato che l'eliminazione di
questo metallo avviene essenzialmente tramite i reni, la sua tossicità è
nettamente superiore nei soggetti con funzionalità renale immatura o
diminuita, come i bambini al di sotto dei tre anni, gli anziani, le
persone con problemi renali e le donne in gravidanza.
L’Efsa (autorità europea per la sicurezza alimentare) ha stabilito dei limiti massimi di esposizione all'alluminio: una persona che pesa 60 chilogrammi, ad esempio, non dovrebbe ingerire più di 60 milligrammi di alluminio alla settimana.

Ma dato che le fonti di alluminio sono diverse, ed
essendo un materiale che viene largamente utilizzato per la
realizzazione di contenitori, vaschette, pentole, caffettiere e
recipienti che vengono a contatto con il cibo, è importante limitare il più possibile l’esposizione a questo composto e, soprattutto, utilizzarlo correttamente in cucina.
«La tecnica di geoingegneria solare, mediante l’iniezione nella
bassa stratosfera di ossidi di alluminio sottoforma di aerosol,
rappresenta una grave minaccia alla salute mentale dei bambini»:
è la denuncia di Isde-Associazione Medici per l'Ambiente attraverso le
parole del dottor Giovanni Ghirga che ha partecipato con un intervento
sul tema all'"Excellence in Pediatrics Conference". ( 14/12/2020 - TerraNuova.it )
I miei consigli
Il
rilascio di particelle di alluminio dai materiali a contatto con gli
alimenti dipende da diversi fattori, come la modalità d’uso, la
composizione dell’alimento, la temperatura e il tempo di conservazione.
Un utilizzo scorretto dell'alluminio in cucina può arrecare, nel tempo,
danni alla salute, ma per evitare la contaminazione bastano pochi e
semplici accorgimenti:- In cucina sostituisci pentole e tegami in alluminio con quelli in acciaio ( anche la famosa moka );
- evita
di utilizzare i contenitori in alluminio e la carta stagnola con
alimenti fortemente acidi o fortemente salati, come succo di limone,
aceto, alici marinate, capperi sotto sale, ecc..
- non riutilizzare i contenitori monouso;
- non graffiare pentole, padelle e altri contenitori durante il loro utilizzo e non pulirli con prodotti abrasivi.
- I
cibi cotti nell'alluminio ( se proprio non se ne può fare a meno )
andranno comunque tolti subito dopo la cottura e conservati in altri
materiali idonei. -
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