martedì 9 febbraio 2021

RADIAZIONI E AMBIENTE

Il processo di decadimento radioattivo

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ELEMENTO                            -  TEMPO DI DIMEZZAMENTO

calcio  ......................................          164 giorni                                

carbonio...................................          5730 anni                                 

cesio.........................................           30 anni                                    

fosforo.....................................           14,3 giorni                               

idrogeno..................................            12,26 anni                              

iodio ........................................            8,07 giorni                             

potassio...................................            1,3 x 109 anni                        

radio.......................................             1509 anni                               

sodio ......................................              15 ore                                    

stronzio ..................................             28 anni                                  

tecnezio .................................              6,02 ore                                 

torio ......................................               8 x 104 anni                         

uranio ...................................              4,51 x 109 anni                     

 ........... Esposizione a radiazioni ionizzanti può provenire sia da fonti naturali che artificiali. Noi siamo continuamente esposti a radioisotopi naturali contenuti negli alimenti; nell'acqua, nel suolo, nelle rocce e nelle piante e di conseguenza, nei materiali da costruzione, sia per quanto riguarda le abitazioni od altro. Una delle più grandi fonti di radiazione naturale è il gas RADON proveniente dal sottosuolo, e un'altra fonte naturale sono i RAGGI COSMICI.

         I livelli di questa radiazione, spesso indicata come radiazione di fondo, variano con l'altitudine, la geologia ed il tipo predominante di materiali utilizzati per la costruzione di case od altri edifici. Quindi la quantità di esposizione alle radiazioni naturali è legata al posto in cui si vive.

         Per quanto riguarda le fonti non naturali di esposizione alle radiazioni, non viene considerata ma occultata per motivi politici la principale: Il continuo e rapido incremento in atmosfera per l'impiego bellico di uranio impoverito ed esperimenti nucleari.


         Una fonte meno significativa, anche se non trascurabile, deriva da procedure mediche tra cui la diagnostica per immagini, la medicina nucleare e la radioterapia. In media, la dose derivante dalle procedure mediche è simile a quella ricevuta dalla radiazione di fondo ( raggi cosmici, radon ed altre fonti naturali ).Tuttavia il contributo medico all'esposizione è in rapido aumento come risultato di una più ampia applicazione di strumenti di diagnostica sempre più potenti. 

IL PERIODO DI LATENZA

     E' il periodo tra l'esposizione e la comparsa di un tumore indotto: per le leucemie è generalmente più breve di quello per la comparsa di tumori solidi. A seconda della dose le leucemie possono iniziare a comparire già due anni dopo l'esposizione con un picco di incidenza che si verifica tra i quattro e gli otto anni mentre dopo questo picco comincia a declinare a valori basali senza rimanere elevato per tutta la vita.

        Gli studi indicano un periodo di latenza minimo da cinque a dieci anni per i tumori solidi ma per esposizione a basse dosi questi non appaiono fino a dieci anni o più e non è insolito che il periodo di latenza sia superiore a venti anni. Questo periodo è sicuramente influenzato da una varietà di fattori dell'ospite.

        Allo stato attuale si ritiene prudente ritenere che un aumentato rischio per i tumori solidi rimanga elevato per tutta la vita dell'individuo. Per approfondire bisognerebbe analizzare una grande popolazione per tutta la vita. Per esempio, quando la popolazione dei sopravvissuti alla bomba atomica avrà vissuto tutto il periodo di vita e lo studio verrà completato, allora sarà possibile rispondere all'importante questione con più precisione.

RELAZIONE TRA CANCRO E DOSI DI RADIAZIONE ASSUNTE

              Stime attendibili del rischio a basse dosi sono essenziali per la regolamentazione di esposizioni ambientali e occupazionali. Tali informazioni inoltre sono importanti nelle decisioni relative ad applicazioni mediche delle radiazioni quando bisogna valutare il rapporto rischi/benefici.Due esempi sono degni di nota in questo senso. Il primo è il dibattito sull'uso della mammografia come screening generale per il cancro al seno e l'età in cui dovrebbe essere iniziato:La questione è se i benefici di questo approccio per rilevare tumori al seno precoci siano superiori ai rischi di indurre nuovi casi di tumore dovuti alla dose cumulata di radiazioni ricevute.

    Il secondo esempio, più recente, riguarda i rischi connessi alla TAC pediatrica. Per questa procedura le dosi somministrate ai singoli bambini sono da dieci a quindici volte superiori a quelle di una procedura mammografica: in tal caso esiste un'evidenza diretta di un aumentato rischiodi cancro. Gli studi confermano un numero significativo di nuovi casi di tumore attribuibili a questa procedura terapeutica.

 RADIAZIONI UV 

Il cancro della pelle è una delle forme più comuni di cancro e la sua incidenza è in forte aumento.Circa 80% di tutti i tumori della pelle di tipo non-melanoma sono carcinomi a cellule basali mentre l'altro 20% carcinomi a cellule squamose. La mortalità per questi tipi di cancro è bassa, ma


questo non è il caso del melanoma cutaneo maligno, la cui incidenza è fortemente aumentata negli ultimi decenni.  Una delle principali cause di tutte le forme di cancro della pelle è la luce UV del sole. Esso è più frequente infatti nelle popolazioni che vivono in regioni con elevato irraggiamento solare ed in individui più esposti a causa della loro occupazione ( agricoltori ) inoltre è più frequente in siti anatomici che sono più esposti alla luce del sole come la testa, il collo e le braccia.     A livello mondiale l'incidenza del cancro della pelle è strettamente dipendente dalla latitudine, in rapporto diretto con il livello di luce e UV, a cui si aggiunge ora anche l'andamento della fascia di ozono in alta atmosfera che ha sempre costituito importantissimo scudo protettivo, ora messo come sappiamo, in posizione di progressivo squilibrio dal costante aumento di inquinamento .

   Da notare che l'incidenza del cancro della pelle di tipo non-melanoma sta aumentando nei paesi sviluppati anche per la crescente pratica dell'abbronzatura artificiale, mediante uso di lampade abbronzanti. Il rischio è più alto se tale pratica avviene prima dei 25 anni. 

            vedi l'intero articolo Ci estingueremo in questo modo?

 

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