domenica 13 luglio 2025

COME DISINTOSSICARSI DAL VACCINO ANTICOVID

 

Come eliminare la Spike ed espellerla dal nostro organismo definitivamente: pubblicato il primo protocollo scientifico per disintossicarsi dal vaccino

Il primo protocollo di disintossicazione dalla Spike proposto dal cardiologo Peter McCullough fa intravvedere una soluzione per eliminare la proteina spike dal corpo e liberarsi dal vaccino. Non è confortante saperlo, ma non ci stupiscono le parole di Peter McCullough, uno dei cardiologi più qualificati al mondo e che vanta un lunghissimo curriculum, su cui torneremo. Il luminare statunitense non ha remore nel dichiarare: “I vaccini Covid-19 sono stati il più grande esperimento umano mai fatto nella storia”, altresì aggiungendo che “hanno lasciato circa il 15% di coloro che li hanno presi con una qualche forma di problema medico”. Così ha detto durante il ReAwaken America Tour a Las Vegas, un evento paragonabile all’International Covid Summit che, in Belgio, ha visto la presenza degli italiani Frajese e Stramezzi. Ecco perché il primo protocollo, da lui elaborato, per espellere la famigerata proteina Spike dall’organismo di un soggetto vaccinato, pubblicato su una rivista scientifica tra le più prestigiose, il Journal of American Physicians and Surgeons, assume grande valenza. In moltissimi tra coloro che si sono vaccinati contro il Covid hanno ancora in circolo, nel proprio organismo, la proteina Spike: “È nelle loro cellule e nei loro tessuti“, ha spiegato ancora McCullough.
La proteina Spike “non è naturale”
La Spike si trova naturalmente nel virus Covid-19, indipendentemente dalla variante, ma viene anche prodotta nel corpo quando si riceve il vaccino contro il Covid-19 e la bufala che rimanga nel deltoide a seguito della vaccinazione (quella sì una fake-news, anche se i “Fact checkers indipendenti” non se ne sono accorti) è stata smentita, tra i primi, anche dallo stesso professor Frajese. Fortunatamente, Peter McCullough ha redatto il suo protocollo. “Il corpo umano non sembra avere enzimi in grado di abbattere questa proteina – ancora McCullough – ed eliminarla”. Semplicemente perché tale proteina “non è naturale”. Anzi, e queste sono dichiarazioni importanti: “È stata progettata in un laboratorio di biosicurezza cinese utilizzando progetti provenienti da ricercatori statunitensi completamente finanziati e supportati dal National Institutes of Health e dal National Allergy Immunology branch gestito dal Dr. Anthony Fauci“. Sempre la Spike sarebbe la causa, entrando in circolo nel sangue, di problemi cardiaci quali le sempre più frequenti miocarditi e dei “malori improvvisi” di cui tristemente scriviamo con preoccupante cadenza, come lo stesso cardiologo aveva già detto e come abbiamo riportato: può causare infiammazione e coagulazione in qualsiasi tessuto in cui si accumuli. E, dunque, come liberarsi della Spike ed espellerla dal nostro organismo, definitivamente? Premesso che, nonostante un investimento di un miliardo di dollari nella ricerca sul Covid da parte dell’amministrazione Biden, non un solo dollaro di finanziamenti è stato diretto alla ricerca sui danni da vaccino, è il dottor McCullough che apre la strada alla scoperta di trattamenti e gestione ottimali per gli effetti avversi.
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Fonte: vigilantnews.com
Come disintossicarsi dal vaccino
   Il protocollo di disintossicazione consente alle persone di affrontare in modo proattivo il problema utilizzando tre sostanze naturalinattochinasi, bromelina e curcumina, tutti prodotti “da banco”, facilmente reperibili. Occorre, però, dapprima spiegare di cosa si tratti: la nattochinasi è un enzima derivato dalla fermentazione della soia. È stato tradizionalmente utilizzato in Giappone per i suoi presunti benefici cardiovascolari. Studi preclinici dimostrano che degrada la proteina Spike. La bromelina, invece, è un insieme di enzimi derivati da steli di ananas, approvati dalla Fda statunitense e dall’Ema (l’Agenzia europea per il farmaco) come trattamento per le ferite. Come la nattochinasi, ha anche dimostrato di accelerare l’espulsione della proteina Spike. Infine, la curcumina è il composto attivo nella curcuma, ampiamente utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie, utile a mitigare ulteriori danni dalla proteina Spike. Le dosi raccomandate nel protocollo del dottor McCullough vanno seguite “per almeno tre mesi”, pur precisando che coloro che hanno ricevuto iniezioni multiple potrebbero aver bisogno di prenderlo “per dodici mesi o più”: la nattochinasi si assume attraverso 2000 unità di fibrina (100 milligrammi) per via orale due volte al giorno a stomaco vuoto; circa la bromelina, ne vanno assunti 500 milligrammi per via orale una volta al giorno, sempre a digiuno; infine la curcumina si assume attraverso 500 milligrammi per via orale due volte al giorno.

I primi risultati

Peter McCullough asserisce di aver osservato che le persone sperimentano sollievo da sintomi come intorpidimento, formicolio, battito cardiaco, mal di testa e perdita dei sensi sotto questo protocollo. Peter McCullough è tra i medici più importanti al mondo: lavora al Baylor University Medical Center a Dallas, in Texas, e ha pubblicato 678 lavori scientifici, con oltre 30 studi peer-reviewed sul coronavirus SARS-CoV-2. Attualmente è il Chief Scientific Officer della Wellness Company, che fornisce terapie domiciliari.

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RIMANE PER ANNI ANCHE NEL CERVELLO 

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sabato 12 luglio 2025

FLUIMUCIL (NAC) NON SOLO UN MUCOLITICO PER TOSSE E CATARRO.BASILARE PER LA SALUTE ( COME ASPIRINA,ANTIBIOTICI E VITAMINE )

 E pensare che si prende con meno di dieci euro in qualsiasi farmacia senza ricetta...un SALVAVITA per i tanti che preferiscono aspettare il "MALORE IMPROVVISO" SPESSO fatale.

                         Al pari degli altri antiossidanti il NAC si è dimostrato efficace anche nel contrastare l'azione dei ROS specie reattive dell’ossigeno ( radicali liberi ) in seguito ad attività fisica intensa, esposizione solare soprattutto in questi periodi dove l'esposizione solare e' molto elevata, e quando lo stress ossidativo diventa persistente e duraturo nel tempo fino al patologico. Il NAC preserva le strutture cellulari potenziando il pull organico di antiossidanti endogeni come il Glutatione e migliorando l'assorbimento cioe' la solfatazione della Vitamina D3 aumentando i recettori VDR fondamentali per l'equilibrio ormonale e aumento del sistema immunitario. L'azione dell'acetilcisteina e quella del glutatione sono sinergiche nello stimolare l'attività della Vitamina D3 soprattutto nei casi di carenza,dei linfociti T e dei macrofagi con positivi effetti immunitari, particolarmente desiderabili in caso di malattie respiratorie sostenute da virus e batteri.

Nei confronti di questi ultimi, l'acetilcisteina è in grado di ridurre significativamente l'adesività alle cellule della mucosa e, promuovendo la sintesi cellulare del glutatione, è anche in grado di inattivare composti istolesivi quali le polveri e gli inquinanti atmosferici che vengono frequentemente inalati. L'acetilcisteina quale donatore di elettroni agisce da "scavenger" e antagonizza i radicali liberi dell'ossigeno, principali responsabili del fenomeno infiammatorio degenerativo del polmone. Bloccando l'azione ossidante del radicale ipocloroso, l'acetilcisteina è in grado di proteggere l'alfa-1-antitripsina, efficace inibitore di elastasi e collagenasi, enzimi proteolitici che agiscono sulla parete alveolare determinando l'insorgenza dell'enfisema polmonare.
La parete dello stomaco e' protetta dall'autodigestione , da un film di MUCO che la ricopre impedendo che i succhi gastrici la intacchino . Quindi facciamo attenzione nell'utilizzare esclusivamente gli enzimi come , bromelina, lisozima , lattoferrina ,NAC in capsule acido resistenti( Gastro-protette )e senza l'utilizzo di nanoparticelle chimiche, biossidi e zuccheri. Infatti per funzionare come enzimi antibatterici , antiossidanti protettivi devono essere assunti lontano dai pasti altrimenti aiutano solo la digestione.
La N-acetilcisteina (NAC), un derivato della cisteina e precursore del glutatione, è stata utilizzata nelle pratiche terapeutiche per diversi decenni, come agente mucolitico e per il trattamento di numerosi disturbi tra cui l'intossicazione ( spesso fatale ) da paracetamolo ( PARACETAMOLO E VIGILE ATTESA, QUANTI SARANNO STATI INTOSSICATI? NESSUNO LO SAPRA' MAI ).
                  NAC rientra, insieme al glutammato e alla glicina, nella sintesi del più potente antiossidante a nostra disposizione: il glutatione. La bassa biodisponibilità della cisteina alimentare, fa di questo aminoacido il fattore limitante nella sintesi del glutatione, così come inefficace risulta l'integrazione orale di questo tripeptide, precocemente degradato ed inattivato nei suoi 3 precursori dal ph acido dello stomaco.
L'N-acetil cisteina, invece, può essere efficacemente assorbita nell'intestino e resa disponibile a livello cellulare, dove in seguito a deacetilazione rigenera la cisteina.
Già di per sé, il NAC assume proprietà antiossidanti, ma la capacità dimostrata di incrementare i livelli endogeni di glutatione fa di questo integratore uno dei più efficienti combattenti del danno ossidativo e rigenerante epatico. Partecipa alle reazioni di detossificazione citocromo P450 di Xenobiotici, ormoni , e a CHELARE metalli pesanti come mercurio, cadmio, alluminio ecc. ( ottima sinergia con Magnesio Chelato che contiene Bisglicinato e malato per l’azione di ancoraggio ed eliminazione di alluminio e mercurio )
AZIONE MUCOLITICA E NELLA MPCO (MALATTIE POLMONARI CRONICO OSTRUTTIVE)
L'acetilcisteina è un mucolitico derivato da un amminoacido naturale "solforato" ad azione fluidificante sulle secrezioni mucose o mucopurulente delle vie respiratorie.
L'attività pronta e intensa dell'acetilcisteina sulla componente mucosa delle secrezioni è conseguente alla presenza nella molecola di un gruppo tiolico libero (-S-H) in grado di ridurre e scindere i ponti disolfuro (-S-S-) responsabili dell'aggregazione delle proteine e quindi dell'alta viscosità del muco. L'acetilcisteina, modificando positivamente le caratteristiche qualitative e quantitative delle secrezioni delle vie aeree e favorendo il trasporto mucociliare, influisce in misura sostanziale sull'evoluzione e la risoluzione delle broncopneumopatie attenuando il rischio di complicanze da diminuzione di secreto e da insufficiente aerazione del polmone.
AZIONE NEUROPROTETTIVA
la letteratura più recente indica la possibilità della NAC di contrastare malattie degenerative e mentali grazie al suo potenziale neuroprotettivo.
Come antiossidante la NAC è in grado di neutralizzare i radicali liberi prima che possano danneggiare la cellula e aumenta il livello di cisteina/glutatione nelle cellule.
La sua azione consiste nel ristabilire il potenziale antiossidante nelle cellule, colmando la perdita di GSH causata dall’eccessiva produzione di radicali liberi e spazzando via le specie reattive dell’ossigeno (ROS).
Grazie a queste promettenti qualità, la NAC ha suscitato un crescente interesse per valutare i suoi effetti nelle malattie neurodegenerative. In questo studio l’attenzione si focalizza sui potenziali effetti e applicazioni nel morbo di Parkinson e di Alzheimer, nel dolore neuropatico e nell’ictus.
I suoi effetti sulla neurotrasmissione indicano che la NAC è in grado di modulare alcuni neurotrasmettitori chiave, come il glutammato, che ha funzione eccitatoria, che sono coinvolti nello sviluppo di alcuni disturbi neuropsichiatrici, come la schizofrenia e le dipendenze, in cui le disfunzioni del glutammato hanno un ruolo preponderante.
Negli USA sono stati condotti recentemente alcuni studi clinici, qualcuno già completato, altri in tuttora corso, che possono confermare il ruolo coadiuvante della N-acetil L-cisteina in disturbi come il morbo di Parkinson e di Alzheimer (600-6000 mg/die) e il dolore neuropatico (2400 mg/die).
AZIONE SULL'INFERTILITA'
Molti fattori ambientali, fisiologici e genetici sono implicati nella funzionalità spermatica e nell’infertilità. In particolare, è stato suggerito che lo stress ossidativo può influenzare la fertilità maschile e la fisiologia degli spermatozoi: un’eccessiva produzione di ROS (specie reattive dell’ossigeno) da parte degli spermatozoi porta a disfunzione spermatica, riduzione della qualità del seme e danno al DNA dello sperma. Diventa quindi necessario eliminare l'eccesso di ROS per favorire la normale spermatogenesi e la fecondazione.
Lo studio clinico ha approfondito gli effetti della supplementazione con NAC sulla qualità spermatica, sull’integrità della cromatina e sui livelli di stress ossidativo negli uomini infertili.
La decisione di utilizzare NAC è stata dettata dall’elevato potere antiossidante di tale sostanza; essa inoltre contribuisce alla sintesi di glutatione, ristabilendone il pool spesso ridotto a causa di eccessivo stress ossidativo e infiammazione.
Lo studio ha coinvolto 50 uomini infertili, tra i 25 e i 40 anni, con astenoteratozoospermia. I pazienti hanno assunto 600 mg al giorno di NAC per un periodo di 3 mesi; diversi valori sono stati determinati prima e dopo l’integrazione, tra cui i parametri seminali, la capacità antiossidante totale e i parametri ormonali (LH, FSH, testosterone e prolattina).
Quanto emerso dallo studio è decisamente promettente: la supplementazione con NAC da 600 mg a 1200 mg dopo 3 mesi, ha significativamente migliorato i parametri spermatici (conta, motilità e normale morfologia) rispetto ai valori definiti prima del trattamento. Il miglioramento ha riguardato anche il profilo ormonale e la capacità antiossidante. I pazienti hanno quindi tratto beneficio dall’integrazione con NAC, probabilmente a causa dell’effetto positivo della sostanza sulle difese antiossidanti. Sembra quindi che la terapia antiossidante sia un valido aiuto nell’ambito dell’infertilità.
Nella riflessione finale, gli studiosi sottolineano che tale disturbo è spesso associato ad un ridotto consumo di alcuni nutrienti antiossidanti, tra cui emergono, oltre alla NAC, anche le vitamina A, C ed E, la carnitina, i folati e vitamina B attive e lo zinco e il selenio.
BELLEZZA DELLA PELLE
Per la sua azione nel bloccare elastasi e collagenasi enzimi che degradano il collagene , ha un'azione nel rallentamento dell'invecchiamento e del rilassamento cutaneo.
AZIONE ANTIBATTERICA
NAC influisce sulla formazione del biofilm batterico che consente la proliferazione dei batteri patogeni, per questo indicata anche in caso di DISBIOSI , SIBO , LEAKY GUT , LPS ( lipolisaccaridi molto pericolosi a livello cardiovascolare )
INTERAZIONI: Attenzione nei casi di polimorfismo possibili mutazioni genetiche come il caso del SUOX dove non assimiliamo i solfiti per una carenza enzimatica della sulfossi-ossidasi. In questi casi utilizzare dosaggi bassi a partire dai 200 mg di NAC in sinergia con OVF Antisuox a base di molibdeno, vitamine b6, boro e metilfolato.
Quindi la NAC ha un'azione antiossidante e antinfiammatoria, utile a proteggere l'apparato respiratorio e microbiota intestinale.
La posologia e' di 600 mg di OVF NAC caspule gastroprotette la mattina a digiuno in sinergia con OVF Vitamina C liposomiale con PQQ. Dopo colazione utilizzare la Vitamina D3 in questo modo il NAC aumenta i recettori VDR di questa vitamina definita ormai l'ormone della nostra forza e longevita'.
   Per gentile concessione Dott.F.Marrone
 
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martedì 8 luglio 2025

FOOD AND DRUG ADMINISTRATION COS'E'?

           LA FDA NELLE MANI DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA

L’approvazione dei farmaci: come funziona? 

Negli Stati Uniti vengono approvati molti farmaci delle grandi aziende “della salute” che poi invadono i mercati mondiali. L'ente federale di approvazione di questi farmaci è la Food and Drug Administration (FDA).
La FDA è l’agenzia regolatoria dei farmaci e degli alimenti, quest’organismo ha il compito di garantire la sicurezza e l’efficacia dei medicinali ed il suo operato influenza quello degli enti di vigilanza dei sistemi sanitari del mondo intero.
Le decisioni di questo ente - il cui operato è stato in più di una circostanza quantomeno discutibile - determinano quali farmaci vengono autorizzati alla vendita e quali no sul ricco mercato statunitense, ed il suo operato influenza quello degli enti di vigilanza dei sistemi sanitari del mondo intero.
               La gente pensa che la FDA la stia proteggendo in quanto sono stati fatti degli studi (...). Non è così. Nel 1992 negli Usa è stata approvata una legge, il “Prescription Drug User Fee Act”, che mette l'FDA sul libro paga delle industrie farmaceutiche. Essa infatti autorizza tali industrie a pagare delle user fees (somme di denaro) per accelerare l'approvazione dei farmaci.
                    Le cifre versate dalle multinazionali del farmaco hanno negli anni raggiunto la metà delle entrate effettive dell'FDA, con la dipendenza di quest'ultima dalle prime che possiamo immaginare.
        
            L' F.D.A. protegge gli interessi delle aziende farmaceutiche in due modi: il primo è approvare medicinali con poco o nessun riguardo alla loro pericolosità o al rapporto tra rischi e benefici, basando la sua decisione su disonesti studi sovvenzionati dalle stesse compagnie che esaltano i benefici e nascondono i pericoli.
Il secondo è tenere a bada la concorrenza fatta alle ditte farmaceutiche, trattando le terapie nutrizionali e i consumatori che le usano come "nemici".
        Eppure è risaputo che la velocizzazione dell'approvazione di una molecola solitamente comporta maggiori errori e una possibilità maggiore che farmaci pericolosi raggiungano il mercato. In effetti nel decennio successivo al “Prescription Drug User Fee Act” sono stati ritirati negli USA ben 13 farmaci, una cifra record, e tuttavia solo dopo aver causato centinaia di morti.
         La vicenda successiva del Vioxx è notoriamente peggiore. Il Vioxx (Rofecoxib), noto farmaco antinfiammatorio ritirato nel 2004, avrebbe causato 27.785 morti per infarto del miocardio solo negli Usa.
                E un articolo comparso sul The New England Journal of Medicine, afferma che questa caratteristica iatrogena (danno alla salute causato da farmaci) non è esclusiva di questo medicinale, ma dell'intera classe degli inibitori selettivi della COX-2, e cioè comprenderebbe anche Celecoxib (Celebrex), Valdecoxib (Bextra) e Parecoxib (Dynastat) .
             
                 In un sondaggio interno del 2002, uno scienziato su cinque della Fda dichiarava di aver ricevuto pressioni dall'alto per autorizzare un medicinale, nonostante riserve sulla sua sicurezza ed efficacia.
Grazie a dei medici coscienziosi e ad un crescente numero di critici della F.D.A., si è finalmente cominciato ad avere notizia della corruzione della stessa.
PORTE TROPPO "GIREVOLI": DAN TROY DALL’FDA ALLA GLAXO - LA PERICOLOSA PARTNERSHIP TRA GOVERNO E BIG PHARMA
"Troppo spesso la FDA ha visto e continua a vedere l'industria farmaceutica come il suo cliente - una fonte vitale di finanziamento - e non come un settore della società che ha bisogno di una forte supervisione" ha scritto Richard Horton, direttore della prestigiosa rivista medica The Lancet. (2)
            Dato il flusso di denaro delle ditte farmaceutiche sia verso l'F.D.A. che verso i politici, è comunque ingenuo aspettarsi dei cambiamenti reali. La cosa migliore che possiamo aspettarci è che i cittadini, armati delle informazioni avute su Internet e con un aumentato scetticismo sull' F.D.A. e sui suoi amici delle farmaceutiche, scelgano sempre di più trattamenti che aiutino sé stessi e i propri bambini e non i manager dell'industria del farmaco.
      Ricordate la storia di Pinocchio? Se voi trovaste per strada un tizio dal naso lungo un metro, credereste forse a quanto vi dice? Bene, la FDA (Federal Drug Administration), più che un naso ha una proboscide lunga quanto l'oceano Atlantico, ed è grazie a tale proboscide che ha imbrogliato ed infinocchiato il mondo negli ultimi 50 anni, senza che nessuna autorità e nessuna forza pubblica sia ancora andata ad arrestare, uno per uno, i suoi gaglioffi!
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I CRIMINI DELLE MULTINAZIONALI DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA SONO COMUNI SERI E RIPETITIVI
Corporate crime in the pharmaceutical industry is common, serious and repetitive
by: Peter C. Gøtzsche, Professor MD, DrMedSci, MSc
Nordic Cochrane Centre
Rigshospitalet, Dept. 7811
Copenhagen
E-mail: pcg@cochrane.dk
14 Dec 2012
Long version (versione completa)
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